UniSwap è senza dubbio uno dei progetti di maggiore successo del 2020: durante il boom del settore DeFi degli ultimi mesi, l’exchange decentralizzato ha raggiunto livelli di scambio da record, sventato l’affondo del clone/rivale SushiSwap e distribuito ai propri utenti oltre 1200$ in UNI token, il proprio token di governance.
Il concept di UniSwap è unico e particolarmente interessante per tutti gli appassionati di finanza decentralizzata: si tratta, secondo gli sviluppatori, di un “protocollo decentralizzato basato su Ethereum per fornire liquidità”. Nella pratica, gli utenti possono collegarsi tramite il proprio wallet (o Brave browser) e scambiare token fra di loro o con smart contract, senza un controllo centralizzato come nei normali exchange.

Il successo di UniSwap è stato quasi inaspettato, e forse sarebbe potuto essere ancora maggiore se la piattaforma non fosse basata su Ethereum, che nei periodi di maggior congestione della blockchain ha visto aumentare le fee di transazione a livelli non sostenibili per la maggior parte dei trader.
Per combattere questo problema, le soluzioni in campo sono molteplici: da un lato l’atteso upgrade di Ethereum 2.0 appena partito, che dovrebbe migliorare sensibilmente la velocità ma sarà pienamente funzionante soltanto fra 2-3 anni. Dall’altro, il protocollo della piattaforma UniSwap può essere migliorato ulteriormente implementando nativamente una soluzione layer 2 (come Matic Network oppure OMG).
E proprio su questa soluzione è intervenuto recentemente Hayden Adams, fondatore ed attuale leader del progetto, che su Twitter si è lasciato andare ad alcune anticipazioni sull’atteso update, rinominato UniSwap V3. La piattaforma sarebbe in fase avanzata di studio e dovrebbe integrare una soluzione layer 2 basata su Plasma per ridurre il costo delle transazioni. Anche il token UNI potrebbe giocare un ruolo, prendendo così un ruolo ancora più centrale nella gestione dell’exchange decentralizzato.
UniSwap V3 non dispone ancora di una data di lancio ufficiale: diversi rumors sembrano indicare però i primi mesi del 2021 per la prima beta pubblica, con il rilascio completo nei mesi successivi come accaduto per la V2 lo scorso Maggio.