Dopo mesi di rumors e ipotesi, l’Euro Digitale sembra iniziare a venire timidamente alla luce: è infatti notizia di queste ore che la Banca Centrale Europea ha registrato, presso l’Ufficio Europeo della Proprietà Intellettuale (EUIPO) il trademark per una vera e propria stablecoin ancorata al valore della valuta ufficiale dell’Unione Europea.

La registrazione, depositata lo scorso 22 Settembre 2020, abbraccia più categorie e inizia a delineare i casi d’uso per i quali l’Euro Digitale troverà impiego e potrà essere utilizzato. Nello specifico la BCE ha identificato 4 macro aree dove il trademark troverà applicazione:
- Hardware, software, firmware e applicazioni e-commerce che permettano di condurre transazioni digitali attraverso una rete di computer collegati in Rete; applicazioni per blockchains, acquisto, vendita, management, pagamenti, download, contabilità e amministrazione di token, carte di pagamento e tutti i componenti necessari a sviluppare le sopracitate applicazioni.
- Informazioni finanziarie, servizi di banking, carte di credito e debito, servizi finanziari, money transfert, creazione e distribuzione di token e transazioni finanziarie con l’estero.
- Creazione di servizi nel settore IT per software di e-commerce, come consulenza e sviluppo di software per facilitare i pagamenti per il commercio elettronico.
- Sviluppo di servizi per autenticare gli utenti che effettuano transazioni per ridurre il rischio di truffe
Il trademark risulta depositato da Bock Legal, il rappresentante legale della Banca Centrale Europea. E’ curioso notare che la prima lingua dell’applicazione sia l’Inglese (nonostante l’imminente Brexit) seguita dal Tedesco.

Il 2 Ottobre, fonti vicine alla BCE hanno confermato all’agenzia di stampa Euro News i primi test per decidere se lanciare o meno l’Euro Digitale. Un successivo report della stessa Banca Centrale ha specificato che la nuova stablecoin avrebbe lo scopo di “affiancare il contante” e soppesato vantaggi e svantaggi di quella che si appresta a diventare, Cina e Stati Uniti permettendo, la prima crypto emessa da un gruppo di stati.
La registrazione del trademark per l’Euro Digitale è visionabile presso la banca dati dell’EUIPO.