Per la CFTC la regolamentazione sulle Crypto “è ancora acerba”
Heath Tarbert, il Presidente della Commodity Futures Trading Commission ha parlato all’ LA Blockchain Summit esprimendo alcune perplessità sullo stato della regolamentazione.
“Concordo con voi sul fatto che sia improbabile che l’innovazione venga dal Governo” ha detto Talbert, che poi ha continuato “Considero il mio ruolo in questo modo: serve innovare (…) non per forza per compiacere la community, ma per tenere il passo”
Nonostante le chiare difficoltà del Governo americano (non il solo a dire il vero) nel tenere il passo con il rapido sviluppo del mondo delle Crypto, Tarbert rimane convinto che la mission della CFTC sia mantenere l’integrità dei mercati anche attraverso innovazione e regolamentazione “Non vogliamo che i nostri mercati siano bloccati, ma che continuino a svilupparsi ed essere innovativi”.
Le parole di Tarbert sono un segnale positivo, che va però contestualizzato all’interno di un quadro non proprio roseo, con difficoltà dei trader anche semplicemente a registrarsi ad alcuni exchange per non incappare nella rigida regolamentazione USA.
Una nuova proposta di legge in Spagna complica la vita alle Crypto
Il parlamento spagnolo sta discutendo in queste ore una nuova legge contro l’evasione fiscale.
In questo disegno di legge si cerca di contrastare l’evasione con maggiori controlli e misure più rigide ed in questo quadro vengono prese di mira anche le transazioni crypto.
Ciò che verrà richiesto sarà di riportare anche le transazioni minori ed una dichiarazione totale degli asset crypto, anche se internazionali: questo significa che non importa dove le transazioni siano avvenute: una reazione molto dura che rischia di complicare la vita ai coiners iberici.
Il Governo britannico impone un divieto sul trading dei crypto derivati
Fuori dall’Europa ma apparentemente d’accordo con la Spagna per quanto riguarda le Crypto: il Regno Unito ha infatti imposto un divieto sul trading dei derivati crypto.
Secondo Townsend Lansing, Head of Product di CoinShares, Società che si occupa di Exchange-Traded Notes (ETN) e fortemente colpita da questa decisione “il divieto porterà semplicemente gli investitori retail del Regno Unito a muoversi su exchange non regolamentati”, ovvero sortirà l’effetto opposto a quello sperato.
Townsend ha poi continuato, sostenendo che i mercati in cui si sposteranno i traders, presentano “molte meno protezioni rispetto agli ETN regolamentati offerti da CoinShares e da altri fornitori” ed inoltre “la FCA ha ignorato le argomentazioni di CoinShares e altre Società, o le ha respinte senza fornire alcuna spiegazione aggiuntiva”.
Nonostante il colpo, CoinShares è diversificata e resisterà al colpo, ma resta il fatto che diversi Governi stiano tentando di regolamentare Crypto e prodotti derivati, provando diverse strade ma forse senza coinvolgere abbastanza chi si occupa in promo piano di questi temi.