Uno dei più importanti exchange di cryptovalute del mondo, Coinbase, ha recentemente annunciato la sua richiesta presso la Securities and Exchange Commission di essere autorizzato a scambiare security basate sulla tecnologia blockchain. La SEC, l’agenzia governativa americana che si occupa di controllare le attività finanziarie, ha Bitcoin nel mirino da diverso tempo e la concessione, che sarebbe la prima nella storia, non è affatto scontata.

La notizia della richiesta, comunicata dall’exchange californiano tramite il proprio account Twitter, è stata poi confermata da Asiff Hirji, Presidente e Direttore Operativo di Coinbase. Il comunicato in lingua inglese è disponibile qui. E’ molto probabile che il gigante statunitense stia cercando di mettersi al riparo da possibili regolamentazioni in arrivo, dopo che proprio il governo americano ha recentemente iniziato a valutare quali cryptovalute considerare “security” o meno. L’iscrizione di una cryptovaluta in questa categoria piuttosto che in un’altra, va da sé, costituirebbe un importante cambiamento in termini di tasse e legislazione ed è seguita molto attentamente da tutti gli investitori.

Non più tardi di una settimana fa William Hinman, uno dei direttori della SEC in carica, ha annunciato di non considerare le cryptovalute offerte da Coinbase (Bitcoin, Bitcoin Cash, Ethereum e Litecoin) come “securities”. La risposta dell’exchange sembra quindi preludere l’intenzione di offrire ai propri clienti la possibilità di acquistare token basati su Ethereum come quelli di molte ICO.

Sembrano ormai finiti i tempi dove gli exchange potevano agire nella quasi più completa impunità, non preoccupandosi di autorità governative o regolamentazioni internazionali. Il tentativo di Coinbase di accreditarsi anche dal punto di vista legale è la risposta ad un sempre crescente interesse di fondi istituzionali e pubblici alla tecnologia blockchain.