Il popolare browser Brave continua ad ampliare la sua suite di prodotti per contrastare il monopolio di Google: dopo il servizio di videochiamate Brave Together e la piattaforma di annunci Brave Ads, la software house capitanata da Brendan Eich ha annunciato tramite i suoi canali ufficiali di aver completato l’acquisizione del motore di ricerca online Tailcat.
Nelle intenzioni degli sviluppatori, Tailcat sarà utilizzato come fondazione per creare un motore di ricerca orientato alla massima privacy degli utenti, senza dare la possibilità agli advertiser di tracciare o profilare le ricerche come nel modello attuale proposto da Google. Il servizio si chiamerà, con molta originalità, Brave Search ed è attualmente possibile registrarsi presso il sito ufficiale per essere fra i primi a provarlo:

A differenza della maggior parte dei motori di ricerca, Tailcat indicizza i risultati del web in modo del tutto indipendente, senza dipendere da servizi di aziende terze e senza utilizzare i dati personali degli utenti per offrire risultati personalizzati. Un focus sulla privacy che ben risuona con la mission di Brave, da sempre molto critico verso i sistemi di tracking ormai onnipresenti sul web.
In una nota diramata tramite Forbes, il CEO di Brave Inc Brendan Eich ha parlato dei successi di quella che è ormai diventata, da un semplice browser, una vera e propria piattaforma con l’utente al centro:
“Brave, DuckDuckGo, Apple e molti altri possono vantare un modello di business che non coinvolge i dati personali degli utenti come fa Google. Chiunque sia interessato alla propria privacy dovrebbe preoccuparsi di sentire Google definire “privacy” l’assenza di sistemi di tracking cross-site”
Brave Software è stata fondata nel 2015 ed ha attualmente sede a San Francisco (USA). Nel 2017, l’azienda ha lanciato l’ICO di Basic Attention Token, raccogliendo oltre 35 milioni di dollari per finanziare lo sviluppo del browser che ora può vantare oltre 25 milioni di utenti attivi mensilmente.